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Turismo: le priorità europee si definiscono

Dopo mesi di dibattiti, che hanno fatto emergere la necessità di interventi rapidi e consistenti per il settore turistico in Europa, riba-diti fino alla recente revisione della strategia industriale UE, il quadro delle prospettive appare ora più chiaro; e non sembra particolarmente confortante. A poche ore dal Forum di alto livello sul turismo sostenibile, voluto dalla Presidenza di turno portoghese, cha ha messo nuovamente intorno al tavolo i maggiori player europei per discutere sulle future priorità, gli Stati membri porteranno all’approvazione del Consiglio competitività del 27 maggio 2021 la visione per il prossimo decennio. Il Parlamento Europeo, nella sua risoluzione del 25 marzo us, aveva posto la barra delle aspettative molto in alto, con una serie di richieste ambiziose: dalla definizione di un marchio del turismo UE per la promozione nei Paesi terzi, ad una linea di finanziamento dedicata, alla creazione di una Direzione ad hoc della Commissione e di un’Agenzia europea con il compito di fornire dati di settore, condividere le migliori pratiche, assistere le micro-imprese. Fino alla modifica dei trattati, da portare alla discussione nella Conferenza sul Futuro dell’Europa, per arrivare a una competenza condivisa tra UE e Stati membri in materia. Ma fino a che punto i 27 sono disposti a cedere sovranità? Il momento per questo salto di qualità sembra rinviato a data da destinarsi; la linea di attacco scelta dal Consiglio competitività appare infatti molto cauta. Non mancano l’invito rivolto agli Stati per una forte spinta sui temi della sostenibilità, della digitalizzazione e delle competenze; l’accento sull’importanza di big data, intelligenza artificiale e assistenza sui territori, anche attraverso gli European Digital Innovation Hub di prossima creazione; su un approccio diverso alla pianificazione e gestione, che guardi a trend, indicatori e monitoraggio delle dinamiche territoriali. Per finire con l’invito alla creazione di un EU Tourism Dashboard, cruscotto in grado di seguire l’evoluzione dell’intero ecosistema. Il testimone ripassa alla Commissione, che entro fine anno dovrà fornire le prime riflessioni sull’Agenda 2030-50, mentre l’ipotesi di una linea di finanziamento ad hoc si riduce ad una ricognizione di tutti i fondi disponibili per il settore nel Quadro Finanziario 21-27 (QFP) e nei piani nazionali di ripresa a resilienza. Obiettivo su cui la Commissione ha giocato d’anticipo: la guida sul QFP è infatti già on line e potrà svolgere un ruolo informativo importante. Il CEN invece ha pubblicato il nuovo protocollo, accompagnato da un marchio, che fissa requisiti e raccomandazioni per le imprese e i siti turistici in vista del progressivo allentamento delle restrizioni sanitarie legate alla pandemia Covid-19.

Fonte: Mosaico Europa 10/2021