menu di scelta rapida

torna al menu di scelta rapida

Sondaggio del Parlamento europeo: fa capolino una UE più forte

L’Unione europea può agire solo nei settori in cui ha competenza sulla base dei Trattati. Questa “verità” confrontata a situazioni di attendismo dell’Unione nell’azione di risposta al Covid-19 sta alimentando il dibattito, aperto a più livelli, sull’opportunità di una revisione ed amplia-mento delle competenze sociali dell’UE. In un’indagine commissionata dal Par-lamento europeo (i risultati completi del sondaggio, comprese le tabelle dei dati nazionali e sociodemografici, saranno pubblicati dal PE nei prossimi giorni) il 69% degli intervistati vorrebbe maggiori competenze dell’UE per una risposta più forte al Covid-19. La richiesta di un’Unione più forte si accompagna all’insoddisfazione espressa maggioritariamente (57% degli intervistati) per il livello di solidarietà dimostrato tra gli Stati membri. Tra questi il 22% “non è affatto” soddisfatto. Gli intervistati italiani, spagnoli e greci sono tra i più insoddisfatti, seguiti dai cittadini di Austria, Belgio e Svezia. Solo un terzo degli intervistati (34%) è invece soddisfatto, come dimostrano le risposte provenienti da Irlanda, Danimarca, Paesi Bassi e Portogallo. Il sondaggio rivela come le misure UE siano note ma considerate insufficienti. Circa la metà (52%) di coloro che conoscono l’azione dell’UE si dichiarano insoddisfatti delle misure adottate finora. Solo il 42% è soddisfatto, soprattutto in Irlanda, Paesi Bassi, Danimarca e Finlandia. La discussione più ampiamente diffusa condurrà ad un ripensamento politico del modello europeo?

Fonte: MosaicoEuropa 11/2020