PNRR: il briefing del Parlamento europeo
Uno dei principali sostenitori della creazione dello strumento comune di ripresa dell'UE, Next Generation EU, il Parlamento europeo partecipa a forum interistituzionali per la cooperazione e la discussione sulla sua attuazione nei diversi piani nazionali. Ad inizio aprile ha pubblicato la sesta nota di aggiornamento sullo stato di attuazione dei Piani di ripresa e resilienza coprendo tutti gli Stati membri dell'UE, tra cui quello italiano. I briefing pubblicati vengono aggiornati nelle fasi chiave dell'intero ciclo di vita dei piani. Come è ben noto, a seguito della rimodulazione del 2023, il nuovo PNRR vale 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 in sovvenzioni e 122,6 in prestiti. Rappresenta il 26,1% del dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF), corrispondendo al 10,8% del PIL lordo del nostro paese. L’Italia, al di sopra della media dell’UE (che si attesta al 34,5%), ha ricevuto finora il 52,7% delle risorse destinate, ossia 102,5 miliardi. Viaggia speditamente: è tra i primi paesi per numero di traguardi e obiettivi conseguiti in percentuale (29%). Solo un quarto delle risorse è stato speso, ma circa la metà delle stesse sono state impegnate. Le spese pianificate per il biennio 2025-2026 sono molte e lo slittamento temporale in avanti della spesa programmata, un quadro post-modulazione che presenta luci e ombre, il monitoraggio e una comunicazione non sempre aggiornata sullo stato di attuazione, sono elementi di criticità. La pubblicazione del PE risulta utile per ripercorrere gli elementi più rilevanti e rifare il punto su un argomento così centrale.
Fonte: MosaicoEuropa 8/2024
