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Piani nazionali di ripresa: la CE aggiorna le sue linee guida

Inizia ad avvicinarsi il termine per la presentazione dei Piani di ripresa e resilienza (PNRR), che dovranno contenere un elevato livello di dettaglio qualitativo e quantitativo, secondo quanto richiesto dall'UE nelle sue Linee guida appena aggiornate. Le 55 pagine del documento di lavoro della Commissione, pubblicate questa settimana, presentano alcune novità rilevanti rispetto alla prima versione del settembre scorso, di certo collegate all'accordo raggiunto da Consiglio e Parlamento sulla governance della Recovery and Resilience Facility. Innanzitutto, gli Stati membri dovranno descrivere le principali sfide che stanno affrontando nell'ambito di sei pilastri - transizione verde e digitale; crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; coesione sociale e territoriale; salute e resilienza economica, sociale e istituzionale; politiche per le future generazioni – e spiegare come il proprio Piano rappresenti una risposta adeguata. Si ribadisce poi lo stretto legame tra Recovery plan e il Semestre europeo, e si specifica la necessità di misurare in modo puntuale quanto ciascuna misura del Piano contribuisca ai due grandi obiettivi di transizione verde e digitale di Next Generation EU (un apposito allegato illustra la metodologia da utilizzare). La Commissione invita anche a elencare quali dei 7 Flagship della Strategia 2021 di crescita sostenibile dell’UE beneficeranno dei finanziamenti dello strumento di ripresa. Se gli Stati avranno raggiunto precisi milestone e obiettivi, la Commissione mobiliterà i contributi pattuiti (al massimo due volte l'anno), con un’attenzione particolare ai dodici Paesi UE con squilibri eccessivi, tra cui l'Italia, che dovranno motivare all’interno dei loro Piani come intendono affrontarli.

Fonte: MosaicoEuropa  02/21