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Luci accese sullo Stato di diritto dell’Ue

Annunciata tra le principali iniziative del programma di lavoro 2020 della Commissione europea e parte del Meccanismo europeo globale per lo Stato di diritto, la prima relazione annuale sul Rule of Law è il frutto di un dialogo ravvicinato con le autorità nazionali, ed esamina tutti gli Stati membri in modo obiettivo e imparziale. Il Report 2020, che va dunque inteso come strumento preventivo e di coesione, analizza i quattro pilastri della governance democratica - sistemi giudiziari nazionali indipendenti, quadri anticorruzione efficaci, pluralismo e bilanciamento dei poteri – e le misure di emergenza adottate nel contesto del coronavirus. Lo scenario fotografato ritrae un’Europa variegata, con standard anche molto elevati in alcuni Paesi, ma dove persistono problematiche serie e di-visive. La volontà di garantire l’integrità dell’Unione trapela dal mandato appena ricevuto dalla Presidenza tedesca a negoziare con il Parlamento relativamente al meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto legato al bilancio UE. Un passaggio molto delicato, che si scontra con l'atteggiamento di alcuni Paesi (Ungheria e Polonia su tutti), pronti a bloccare l’approvazione di Next Generation EU e del Quadro finanziario pluriennale 21-27, nel caso in cui il punto di caduta dei negoziati rappresentasse una minaccia alle politiche messe in atto nei loro Paesi, considerate dai più assolutamente discutibili. Quanto all’Italia, la Country Chapter ci promuove ma incoraggia a rimediare ad alcune inefficienze, come l’eccessiva durata dei processi e la scarsa indipendenza dei media. Le valutazioni di impatto e le consultazioni delle parti interessate sono migliorate, e le riforme volte a creare un’istituzione nazionale per i diritti umani sono in discussione in Parlamento. Pieni voti invece sull’anticorruzione: la legge del gennaio 2019 ha stretto le sanzioni, e l’ANAC ha rafforzato il suo ruolo di promotore di una cultura di prevenzione e di supervisore degli appalti pubblici.

Fonte: MosaicoEuropa 16/2020