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La PAC: corsa contro il tempo

Assicurare una solida governance della PAC diventa sempre più difficile. Dopo un sostanziale slittamento riconducibile al ritardo nell’approvazione del Quadro finanziario pluriennale, un secondo fermo operativo è riconducibile alla revisione del calendario delle attività inter-istituzionali. Interrotto il dibattito tra PE e Consiglio sulla proposta della Commissione che, ad ottobre 2019, aveva avanzato una serie di norme transitorie prevedendo di prorogare il quadro normativo in vigore applicando gli attuali massimali finanziari nel 2021. Fermo il dibattito in Consiglio, ancora incentrato sull’opportunità di estendere a due anni il periodo di transizione così come i lavori della Commissione Agricoltura al PE. A soli pochi giorni dalla pubblicazione del parere della Corte dei Conti n 1/2020del 13 marzo sul regime transitorio, l’au-spicio formulato di sfruttare il tempo supplementare necessario all’adozione di una nuova più ambiziosa PAC per affrontare le sfide climatico-ambientali illustrate nel Green Deal e puntellarne il quadro di riferimento della performance si confronta con una crisi inattesa. Rimandata la presentazione della Strategia per la biodiversità e del Food to Fork al 29/04. Slitta dal 15/04 al 22/04 il termine ultimo per la presentazione delle domande relative ai programmi di promozione dei prodotti agroalimentari; differito dal 15/05 al 15/06 il termine per la presentazione delle richieste relative alla PAC per questa campagna. Si apre una corsa contro il tempo al tempo del Coronavirus. Solo una celere adozione di un regime transitorio permetterà agli Stati membri di rispettare le scadenza per la notifica alla Commissione prevista per il 20 agosto 2020.

Fonte: MosaicoEuropa 6/2020