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L’Unione europea tra gli innovatori mondiali

Il Quadro europeo di valutazione dell’in-novazione 2019 mostra un’Unione Europea sempre più innovativa, con un trend costantemente crescente negli ultimi quattro anni. A livello globale l’UE supera per la prima volta gli Stati Uniti, anche se non riesce a competere con i giganti dell’innovation: Giappone, Corea del Sud e Cina, che sta recuperando terreno rapidamente. Sulla base dei loro punteggi, i paesi dell’UE si distinguono in leader dell’in-novazione, innovatori forti, innovatori moderati e innovatori modesti. La Svezia si conferma leader assoluto di questo settore, seguita da Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi. L’Italia si posiziona tra gli “innovatori moderati” seppur registrando importanti miglioramenti rispetto al 2011, soprattutto per quanto riguarda beni intellettuali e sistemi di ricerca. Inoltre, il nostro Paese è ai primi posti tra le PMI che innovano in-house e quelle con prodotti o processi innovativi. Reti, risorse umane e finanza sono invece le dimensioni di in-novazione più deboli. Gli indicatori che impattano negativamente sulla valutazione della performance italiana includono la popolazione con istruzione terziaria, il cofinanziamento privato della spesa pubblica in R&S e la collaborazione tra PMI innovative. Il Quadro di valutazione dell’innovazione regionale di quest’anno dimostra una forte convergenza nelle prestazioni regionali, con ottime performance di Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento e Umbria.

Fonte: MosaicoEuropa 13/2019