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InvestEU al via!

L’approvazione, in data 9 marzo, da parte del Parlamento Europeo, dell’accordo politico raggiunto a dicembre con il Consiglio, apre le porte all’operatività del nuovo pro-gramma InvestEU. 14 strumenti di finanziamento della programmazione 14-20, tra i quali il cd Piano Juncker, si ritrovano accorpati sotto un unico ombrello operativo in grado di mettere a disposizione 26 miliardi di euro di garanzie finanziarie per arrivare a 372 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi nel prossimo settennato, di cui il 30% in ambito climatico. Quattro le finestre di finanziamento; Infrastrutture sostenibili (€9.9 mrd), PMI (€ 6.9 mrd), Ricerca, innova-zione e digitalizzazione (€ 6.6 mrd), Investimenti e competenze sociali (€ 2.8 mrd). Ad essi si affiancheranno le disponibilità finanziarie degli Stati membri con fondi a gestione concorrente provenienti da fondi strutturali, dalla politica agricola comune, contributi nell’ambito dei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza oppure liquidità resa disponibile dai bilanci statali. Banche e istituti nazionali di promozione e istituzioni finanziarie internazionali, in qualità di partner esecutivi, saranno selezionati attraverso inviti a manifestare interesse in uscita già ad aprile con due scadenze a giugno e settembre. Una solida struttura di supporto (InvestEU Advisory Hub), gestita dalla Commissione, fornirà consulenza per l’identificazione, la preparazione, lo sviluppo, la strutturazione, l’approvvigionamento e l’implementazione di progetti di investi-mento e per assistere e potenziare le capacità di promotori ed intermediari finanziari nell’attuazione di operazioni di finanzia-mento e di investimento. Un portale di matchmaking (InvestEU Portal) darà visibilità ai progetti, con una particolare attenzione alle PMI, consentendo ai partner esecutivi di esaminare le proposte in base ad area geografica e campo di applicazione. La solidità dell’impianto proposto è indiscutibile. Saranno comunque i territori a dover decretare il successo dell’iniziativa. Da un lato le imprese che dovranno essere messe in grado di acquisire, attraverso una puntuale informazione, piena consapevolezza degli strumenti utilizzabili, insieme alle organizzazioni potenziali beneficiarie. Ricordiamo infatti che in InvestEU sono confluite numerose misure di cui avevano beneficiato nell’attuale programmazione anche enti in ambito sociale, università etc. Dall’altro la mobilitazione di investitori privati bancari dovrà mettere sul terreno le migliori risorse per rispondere alle richieste progettuali che saranno avanzate. La garanzia europea permetterà ai partner d’investimento di assumere rischi più elevati e di sostenere pro-getti a cui avrebbero altrimenti rinunciato. Il piano Juncker aveva sollevato alcune critiche da parte della stessa Corte dei Conti europea sulla reale addizionalità delle misure finanziate. Aspettiamo InvestEU alla prova dei mercati.

Fonte: Mosaico Europa 6/2021