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Intelligenza artificiale: eccellenza e fiducia al centro

Un approccio europeo coordinato sulle implicazioni umane ed etiche dell’Intelligenza Artificiale (IA), e una riflessione sull’uso dei big data per la creazione di ricchezza a favore di società e imprese: questi i punti cardine che emergono dal Libro Bianco sull’IA presentato recentemente dalla Commissione europea. Un approccio comune è innanzitutto necessario per evitare la frammentazione del Mercato unico: iniziative nazionali eterogenee rischiano di minare la certezza del diritto, indebolire la fiducia dei cittadini e frenare lo sviluppo dinamico dell’industria europea. Il documento presenta dunque le opzioni politiche per consentire uno sviluppo affidabile dell’IA in Europa e mobilitare risorse lungo l’intera catena del valore. Sarà essenziale creare i giusti incentivi per accelerare la diffusione della tecnologia - soprattutto mediante la collaborazione tra Stati Membri, imprese e comunità scientifica - al fine di attirare e trattenere i talenti, creando cosi “ecosistemi di eccellenza”. A tal fine, i Digital Innovation Hub e la piattaforma AI-on-demand dovrebbero essere ulteriormente rafforzati, grazie anche al prossimo programma UE “Europa Digitale”.

Mentre tutti i DIH dovrebbero fornire sostegno alle PMI nell’adozione di nuove tecnologie, ogni Stato dovrà

assicurare almeno un polo di innovazione con alto grado di specializzazione. Sulla base del prossimo fondo di investimento pilota di 100 milio-ni di euro in IA e Blockchain, la Commissione prevede di aumentare ulteriormente l’accesso ai finanziamenti nell’ambito della garanzia InvestEU.

Gli attori euro-pei potranno esprimersi tramite una consultazione sul White Paper, che resterà aperta fino al 19 maggio p.v.

Fonte: MosaicoEuropa 4/2020