Il tallone d’Achille d’Europa
Allo stato attuale, gli sforzi compiuti dagli Stati membri non saranno sufficienti per raggiungere gli obiettivi del decennio digitale (2020-30) dichiarati dell’Unione. Lo sancisce la seconda relazione sullo stato di avanzamento del Digital Decade, che presenta una panoramica sconcertante, fitta di carenze e ritardi a livello UE. Lo studio è accompagnato da un’analisi delle tabelle di marcia strategiche degli Stati membri, con un detaglio relativo a misure, azioni e finanziamenti nazionali previsti per contribuire alla trasformazione digitale dell’UE. Quella sull’Italia mostra due aree di miglioramento – adozione del cloud dalle imprese e skill digitali di base – e due aree di forza, e-Health e infrastrutture digitali. Al netto delle performance dell’UE, la Commissione ha aggiornato le raccomandazioni Paese, chiedendo a ciascuno di rivedere e adeguare le proprie roadmap entro il 2 dicembre. Dove si dovrà intervenire maggiormente? Numero 1: competenze digitali. Secondo i dati attuali, gli specialisti in TIC nell’UE saranno circa 12 milioni nel 2030, con un persistente squilibrio di genere. Per migliorare, andrebbe promosso un approccio multidimensionale a tutti i livelli di istruzione e incentivare i giovani, in particolare le ragazze, verso le discipline STEM. Numero 2: infrastrutture e tecnologie digitali. Per promuovere un mercato unico digitale realmente funzionale, si dovrà puntare su connettività di alta qualità, adozione di strumenti digitali innovativi da parte delle PMI (soprattutto cloud e IA), nonché ulteriori investimenti privati nelle start-up a forte crescita. In base ai trend odierni, entro il 2030 solo il 64 % delle imprese utilizzerà il cloud, il 50 % i big data e solo il 17 % l’IA. Fa meglio il servizio pubblico: nonostante la diffusione disomogenea tra Stati, l’identificazione elettronica è disponibile per il 93 % della popolazione e l’“eID Wallet” (attualmente in fase pilota) dovrebbe incentivarne l’uso. Ma in uno scenario immutato, anche il conseguimento del 100 % dei servizi pubblici digitali per i cittadini e le imprese entro il 2030 non è scontato.
Fonte: MosaicoEuropa 13/24