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Il Summit di Porto: l’Europa che non vuol lasciare indietro nessuno

Organizzate dalla presidenza portoghese con l’obiettivo di definire l’agenda europea per le politiche sociali al 2030, le discussioni del vertice sociale di Porto del 7 e 8 maggio hanno fornito nuovo impeto politico all’implementazione del Pilastro europeo dei diritti sociali. Le istituzioni dell’UE, le parti sociali e la società civile hanno firmato congiunta-mente l’Impegno di Porto, mentre le Conclusioni del Consiglio informale hanno dato vita alla c.d. Dichiarazione di Porto sancendo il pieno appoggio al Piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali presentato dalla CE il 4 marzo. Tre i target principali al 2030, piuttosto ambiziosi se si considera il punto di partenza: almeno il 78% della popolazione dell’UE tra i 20 e i 64 anni occupata (attualmente 73,1%), almeno il 60% degli adulti frequenterà corsi di formazione ogni anno (attualmente 37,4%), 15 milioni di persone in meno a rischio di povertà o esclusione sociale di cui 5 milioni di bambini (attualmente sono 91 milioni di persone). Se il c.d. non-paper firmato da un gruppo di ben 11 Paesi aveva a fine aprile decisamente frenato le ambizioni della Presidenza portoghese, e se dal Summit nessun accenno è stato fatto alla governance economica che andrebbe riformata per renderla, al di là delle parole, coerente con le ambizioni sociali dell’Unione, a Porto è stato comunque dato un ulteriore impulso. Un passo in più verso una nuova dimensione sociale europea che sembra partire anche dal basso, come testimoniano i dati dell’edizione speciale dell’Eurobarometro su questioni sociali pubblicati a maggio. Attese per fine anno altre iniziative della CE sempre a sostegno della dimensione sociale europea: il Piano d’azione per l’economia sociale, la pubblicazione del metodo di rendicontazione della spesa sociale nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, l’Iniziativa in materia di contrattazione collettiva per i lavoratori autonomi, la relazione comune sull’occupazione ampliata e approfondita.

Fonte: Mosaico Europa 10/2021