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Il commercio al dettaglio: potenziamento di un settore cardine dell’Ue

A metà aprile la Commissione ha pubblicato una comunicazione che presenta un collage di raccomandazioni e best practices aventi l’obiettivo di illustrare l’operato degli Stati membri per potenziare il settore del commercio al dettaglio – il quale, con le sue 3,6 milioni di imprese, genera il 4,5 %del valore aggiunto dell’economia europea, fornendo lavoro a un cittadino su dieci – rendendolo più aperto, più integrato e maggiormente competitivo. Il documento costituisce l’ultimo tassello della strategia per il Mercato unico, lanciata nel 2015, integrandone le precedenti proposte – tra esse quelle per consentire alle imprese la vendita di prodotti nell’Unione, quelle a favore di appalti efficienti e professionali e l’iniziativa Start up – Scale up – e in linea con le misure prese per la costruzione di un Mercato unico digitale. Tre gli elementi di rilievo della comunicazione: un’analisi delle aree da migliorare, quali lo stabilimento delle attività e la riduzione delle restrizioni alle attività quotidiane dei negozi, attraverso la semplificazione delle procedure e la decisa diminuzione degli oneri amministrativi, al fine di migliorare la produttività; una Guida che fornisce soluzioni sulla modernizzazione del commercio al dettaglio, esemplificate da testimonianze di buone pratiche raccolte a livello nazionale e adattabili secondo l’esigenza specifica; l’indicatore di restrittività, che dettaglia una visione d’insieme sulla situazione del settore negli Stati membri.

Fonte : Mosiaco Europa 9 /2018