Il 18 aprile scorso rappresenta una pietra miliare per la fatturazione elettronica in Europa. D’ora in poi, infatti, tutti gli enti pubblici e le amministrazioni aggiudicatrici nazionali saranno obbligati a ricevere ed elaborare le fatture elettroniche conformi allo standard europeo sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici. Tutto merito della direttiva 2014/55/UE, che ha richiesto la definizione di una norma europea comune sull’eInvoicing, evitando la diffusione di differenti standard e specifiche nel mercato unico. Oltre a introdurre un linguaggio comune tra i Paesi dell’UE, la fatturazione elettronica comporta grandi risparmi per le amministra-zioni pubbliche e per le imprese europee (ben 920 milioni di euro risparmiati tra il 2015 e il 2017). Parte della strategia per il mercato unico digitale volta a ridurre le barriere online, lo standard europeo fa-ciliterà alle imprese la gestione dei loro contratti in qualsiasi Stato membro, rendendo di conseguenza gli appalti pubblici più “interessanti” agli occhi degli imprenditori. L’eInvoicing Building Block del CEF fornisce un supporto quotidiano alle amministrazioni pubbliche e alle im-prese attraverso molteplici servizi quali training, un help-desk dedicato (eInvoicing Service Desk), test di conformità e un Readiness Checker (ser vizio che fornisce agli Enti Pubblici e ai Service Provider un archivio di riferimento per le informazioni relative ai Building Block CEF eInvoicing) .

Fonte: MosaicoEuropa 9/2019