Brevetto unitario europeo: occhio ai dati!
A seguito della sua recentissima – ed epocale – entrata in vigore, l’Ufficio europeo dei Brevetti ha realizzato un meccanismo di approfondimento delle statistiche sulle richieste di brevetto unitario nel continente europeo. La dashboard, interattiva ed aggiornata a cadenza mensile, punta ad illustrare in maniera trasparente i vantaggi acquisiti dal passaggio alla forma brevettuale unitaria, mettendo a disposizione dell’utente informazioni su molteplici aspetti delle singole innovazioni: il numero delle richieste depositate, i settori maggiormente interessati, i paesi di provenienza, le trasposizioni linguistiche. A conferma di un quadro in
costante e progressivo aumento dal 1° giugno scorso, data di partenza del nuovo regime (dalle 2883 domande di luglio, ad esempio, si spicca un deciso balzo verso le 8240 di agosto), a metà settembre se ne registrano poco più di 9000, ben 8727 delle quali già registrate (95,4 %). Il posizionamento tecnologico appare distribuito in modo abbastanza equanime, con in testa il settore meccanico e delle infrastrutture (20,6%), seguito dai materiali e i sistemi di produzione (19,6) e, poco lontano (18,6) dalla salute, le cui innovazioni sono state certamente amplificate dagli effetti della pandemia. A livello linguistico, la fa naturalmente da padrone l’inglese, che resta in testa anche nell’ambito delle traduzioni, tallonato da vicino dallo spagnolo.
Fonte: Mosaico Europa 15/2023
