I massicci sforzi dell'Unione europea di ricostruzione dopo la pandemia rappresentano un'opportunità unica per tra-sformare la sua economia, rendendola più verde e digitale. L’Investment Report 2020-21 della BEI esamina il peso che la pandemia ha avuto su investimenti e strategie di crescita di quasi 13mila imprese europee, così come i loro sforzi per affrontare il cambiamento climatico e la rivoluzione digitale. L'analisi del rapporto, condotto nel bel mezzo della crisi COVID-19, fornisce un'istantanea sul forte impatto che la pandemia ha avuto su alcune forme di investimento. Gli investimenti si sono contratti precipitosamente, insieme ad altre attività economiche, come risultato diretto delle restrizioni (-19% rispetto a un anno prima nel secondo trimestre 2020). Il sentimento economico si è fortemente deteriorato, con le imprese che hanno adottato una prospettiva pessimistica per il 2021, rivedendo i piani di investimento a breve termine in attesa di tempi migliori e una previsione di riduzione permanente dell'occupazione di circa il 20%. Tuttavia, la pandemia ha anche aumentato la consapevolezza sulla necessità di innovare per adattarsi al futuro, convinzione che resiste anche quando investimenti e ottimismo diminuiscono. In questo scenario, la BEI offre un punto di ripartenza, indicando le aree economiche in cui l'Europa rimane forte, come le tecnologie che combinano l'in-novazione green e digitale: secondo gli ultimi dati, l'Europa ha registrato il 76% in più di brevetti in queste tecnologie rispetto agli Stati Uniti, e quattro volte di più rispetto alla Cina.

Fonte: MosaicoEuropa  02/21