L’ambiente in Europa: la sfida del secolo
Senza un intervento urgente che affronti l’allarmante tasso di perdita di bio-diversità, gli effetti sempre maggiori dei cambiamenti climatici e l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, l’Eu-ropa non riuscirà a centrare gli obiettivi 2030. La recente relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (SOER 2020) sullo stato dell’ambiente descrive un continente esposto a sfide ambientali senza precedenti. Nonostante gli importanti passi avanti in termini di efficienza delle risorse e dell’economia circolare, i trend indicano un lieve peggioramento della riduzione delle emissioni di gas serra, delle emissioni industriali, della produzione di rifiuti, dell’efficienza energetica e della percentuale di energia rinnovabile prodotta e utilizzata. In prospettiva, il ritmo dei progressi attuali non sarà sufficiente a conseguire gli obiettivi energetici e cli-matici per il 2030 e il 2050. Dove intervenire, dunque? Lo studio illustra 7 azioni che, se perseguite, potranno contribuire a forgiare un modello sostenibile. Tra queste, in particolare, resta nodale l’adozione della sostenibilità come quadro di riferimento per l’elaborazione delle politiche: lo sviluppo di quadri strategici a lungo termine con obiettivi vincolanti servirà infatti a creare una dinamica coerente tra le iniziative in vari settori d’intervento e in tutta la società. Tutto ciò aumentando gli investimenti e riorientando il settore finanziario a supporto di progetti e imprese sostenibili, per poter realizzare al meglio il potenziale non sfruttato delle attuali politiche ambientali e promuovere l’innovazione nella società.
Fonte: MosaicoEuropa 23/2019
